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Cemetery Boys

Recensione del libro di Aiden Thomas, pubblicato da Oscar Mondadori. Alla fine trovate anche dei consigli di lettura!

Di buono c’era che almeno era riuscito a evocare un vero e proprio spirito.
Di non così buono, invece, c’era che aveva evocato quello sbagliato.

Altro recupero che aspettava da tempo immemore in TBR e probabilmente avrei fatto meglio a lasciarcelo. C’erano alcuni presupposti interessanti, che avrebbero potuto renderlo una piacevole lettura ma non sono stati sviluppati abbastanza o sono passati in secondo piano. Ma cerchiamo di andare con ordine.
Fin dalle prime pagine, la storia si rivela piuttosto semplice e ricalca molto le serie tv per ragazzi, stile Disney Channel: l’adolescente protagonista usa i suoi poteri ma fa casino, insieme alla fidata migliore amica deve riuscire a sistemare tutto prima di essere beccato dalla sua famiglia. In questo non c’è niente di male, del resto il target di riferimento è grossomodo lo stesso di quelle serie a cui palesemente si ispira. Il problema nasce nel momento in cui l’autore unisce questo tono leggero e con quel tocco melodrammatico come solo un adolescente può esserlo, con tematiche importanti: quest’ultime ne escono banalizzate o sminuite, ridotte a poche righe. Yadriel, il suddetto adolescente, è un ragazzo transgender della comunità latinx, che affronta tutte le difficoltà del caso in particolare nel rapportarsi con la sua famiglia che non lo riesce ad accettare completamente. La questione viene presentata all’inizio, dovrebbe essere il motivo che muove Yadriel nel corso di tutta la storia ma finisce estremamente in secondo piano verso metà libro, per poi risolversi quasi troppo facilmente nell’ultima parte. Apprezzo la rappresentazione, ma la tematica poteva essere affrontata molto meglio. C’è da dire che il peggio è toccato ad altri temi: la discriminazione della polizia nei confronti della popolazione latinx, il problema delle deportazioni ingiustificate, l’integrazione delle comunità immigrate senza perdere le proprie tradizioni, tutte questioni estremamente delicate e attuali a cui vengono dedicate letteralmente due righe, se non meno, e poi lasciate cadere nel dimenticatoio.
Il vero problema della trama non è la sua semplicità, ma il fatto che da metà libro sparisce completamente per tornare solo nelle ultime pagine, perché prende il sopravvento la storia d’amore. Con un ritmo della narrazione che già di per sé non era particolarmente incalzante, la perdita della storia rende il tutto pesante e noioso da leggere. L’autore inserisce infinite scene, incentrate soprattutto sul rapporto tra Yadriel e Julian, molto carini per carità ma totalmente inutili e dopo un po’ ridondanti. Inoltre, così facendo il finale risulta frettoloso e raffazzonato, non aiutato dall’essere banale e prevedibile da pagina 2. La scrittura non aiuta ad alleggerire la lettura: semplice, ma con descrizioni prolisse, utilizza le stesse espressioni più e più volte, aumentando solo il senso di ridondanza. Poteva risultare interessante l’aspetto magico e fantastico della storia, ma dopo la presentazione all’inizio, piena oltretutto di info dump, perde in fretta di importanza, per lasciare spazio alla solita storia d’amore.
Veniamo infine ai personaggi. I secondari sono quasi inesistenti, stereotipati e statici. Yadriel e Julian per quanto caratterizzati maggiormente, non cambiano, non si evolvono, restano identici a come erano all’inizio. Inoltre non ho per niente apprezzato l’aggiunta degli attacchi d’ira, aggressivi e a volte anche possessivi di Julian: incoerenti con il resto della sua caratterizzazione, sembrano messi lì giusto per dargli quell’aria da bad boy pericoloso che personalmente non sopporto, perhé il risultato è solo quello di romanticizzare la violenza e la possessività in una relazione.

Che dire? Non credo di poter salvare qualcosa di questo libro. La trama per quanto semplice poteva anche starci, peccato che sparisca completamente a metà romanzo, sopraffatta dalla storia d’amore; per ritornare nelle ultime pagine in un finale frettoloso e prevedibile. Il ritmo della narrazione, già poco incalzante, ne esce ulteriormente lento e noioso. I personaggi principali sono abbastanza caratterizzati, ma completamente statici; quelli secondari stereotipati e superficiali. Poteva essere interessante la cultura latinx, ma tra info dump e perdita di importanza dopo poche pagine non riesce a risollevare le sorti del libro.

Voto: 4.5/10

Cemetery Boys

di Aiden Thomas

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fabula

Pagine: 408

Yadriel è un ragazzo trans, ma i suoi – una famiglia latinx molto tradizionalista – faticano ad accettarlo. Lui, però, è determinato a dimostrare loro di essere un vero brujo e con l’aiuto di Maritza, sua cugina­ nonché migliore amica, decide di celebrare da solo il rituale dei quinces, ritrovare il fantasma di suo cugino Miguel, morto assassinato, e liberarlo nell’aldilà.
Ma il fantasma che evoca è quello di Julian Diaz, il bello e dannato della scuola, il quale non ha alcuna intenzione di tornarsene buono buono tra i morti. Anzi è ben deciso a scoprire cosa gli è successo e a chiarire alcune questioni lasciate in sospeso. Yadriel, che d’altronde non ha molta scelta, accetta di aiutare Julian, in modo che entrambi possano ottenere ciò che desiderano. Solo che, più tempo passa con lui, meno ha voglia di lasciarlo andare

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Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fabula

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