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Aristotle e Dante

Recensione dei libri di Benjamin Alire Sáenz, editi da Oscar Mondadori. Alla fine trovate anche un consiglio di lettura e la playlist!

Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo

Il problema della mia vita era che era l’idea di qualcun altro.

Questo libro è prima di tutto un romanzo di formazione. E che romanzo! Molti aspetti rispettano i canoni del genere (l’età del protagonista, la crescita e lo sviluppo di Ari nel corso della storia, le nuove esperienze, ecc.) ma in aggiunta c’è l’approfondimento di varie tematiche molto attuali: l’omofobia, il razzismo, la violenza che ne deriva. Oltre a questo, c’è l’amicizia tra Ari e Dante, punto focale del libro, e strumento utilizzato dall’autore per affrontare i temi citati prima.
I personaggi sono tutti descritti in maniera approfondita, anche se la storia è tutta raccontata in prima persona da Ari: ognuno ha le sue peculiarità, dei tratti tipici e una personalità ben definita, solo i pochi personaggi di sfondo sono descritti più superficialmente. Un aspetto che mi è molto piaciuto è l’uso dei dialoghi e delle interazioni tra i vari personaggi per farli conoscere meglio al lettore, soprattutto tra i ragazzi e gli adulti (i genitori di Ari e quelli di Dante in particolare). Leggendo il libro avevo la sensazione di essere dentro la testa di un adolescentə qualsiasi, con tutti i dubbi e i problemi che ricordo dalla mia di adolescenza, e non moltз autorз sono riusciti ad ottenere questo effetto (come molti libri per ragazzi testimoniano): è facile immedesimarsi in Ari, nelle sue preoccupazione, nelle sue incertezze sul futuro, nella sua confusione perché sono tutte cose che abbiamo affrontato tuttз durante l’adolescenza. In questo senso, la scelta di ambientare la storia alla fine degli anni ’80 risulta azzeccata: la mancanza di internet, degli smartphone non rende più difficile l’immedesimazione (spesso è proprio l’inserimento delle nuove tecnologie che crea l’effetto cringe, tipico dell’adulto che cerca di fare il gggiovane) e permette all’autore di dare il giusto spazio ai sentimenti dei personaggi e alla loro evoluzione.
La scrittura è semplice, concisa e scorrevole, ogni tanto c’è qualche metafora di troppo, ma niente di eccessivo: lo stile perfetto per un libro per ragazzi/young adult.

Aristotle e Dante è un belissimo romanzo di formazione: personaggi interessanti e ben descritti, stile di scrittura semplice ma efficace, temi attuali approfonditi, e storie d’amore che scaldano il cuore.

Voto: 8.5/10

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Aristotle e Dante scoprono i segreti dell’universo

di Benjamin Alire Sáenz

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fabula

Pagine: 396

Dante sa nuotare. Ari no. Dante è colto e sicuro di sé. Ari non conosce abbastanza parole. Dante si perde pensando all’arte e alla poesia. Ari si perde pensando al fratello maggiore in carcere. Tutto farebbe pensare che un ragazzo come Dante, che ha davanti a sé la prospettiva di una vita eccezionale, sia l’ultima persona in grado di rompere il muro che Ari si è costruito attorno. Ma quando si incontrano, Dante e Ari legano subito. Condividono libri, pensieri, sogni, risate. Imparano l’uno dall’altro nuove parole e iniziano a ridisegnare i confini dei loro mondi. Soprattutto, scoprono che l’universo è un posto enorme e difficile. La storia di due ragazzi, Ari e Dante, che devono imparare a credere l’uno nell’altro e nel loro legame, se vogliono diventare adulti.

Aristotle e Dante si immergono nelle acque del mondo

Il mondo in cui volevo vivere non esisteva. E riuscivo a malapena ad amare il mondo in cui vivevo. Mi chiedevo se sarei stato abbastanza forte e abbastanza buono da amare un mondo che mi odiava.

Che drastico calo di qualità! Questo seguito è stata un’enorme delusione per vari motivi. Resta un romanzo di formazione ma non più così eccezionale come il primo. Le tematiche che l’autore cerca di affrontare sono troppe e l’effetto è solo confusionario. Rispetto al precedente, l’attenzione è tutta sull’omofobia dilagante, strettamente legata dato il periodo di ambientazione alla pandemia di AIDS e questo è forse l’unico tema trattato bene e approfondito. Il problema è che l’autore ha deciso di aggiungerne altri millemila che per forza di cose risultano trattati superficialmente e spesso in maniera completamente sbagliata: penso in particolare al femminismo, mostrato nella sua versione peggiore nonché sbagliata “gli uomini sono tutti maiali” che non mi stancherò mai di ripeterlo (o forse sì) NON è femminismo. Ma potrei elencarne tanti altri, questo libro è un’accozzaglia di tematiche buttate lì senza una ragione precisa. Alcuni aspetti diventano estremamente ridondanti: il ruolo degli insegnanti, la loro importanza, ecc. tutte cose fondamentali di cui è giusto parlare e che è sacrosanto sottolineare ma non così: arrivata alla fine potevo scrivere io i paragrafi sull’insegnamento e la scuola, e sarebbero stati identici a quelli di Sáenz (non perché io sia un’abile scrittrice, al contrario, ma perché si ripete davvero tanto sull’argomento).
Se nel primo si riconosceva in Ari un adolescente alle prese con quel delicato periodo della vita, in questo seguito cresce fin troppo in fretta senza un motivo particolare. I dialoghi risultano sempre molto forzati, poco naturali e realistici, soprattutto quelli con i suoi coetanei: analizzano razionalmente situazioni che a quell’età non si comprendono, non perché non ci si arriva ma perché manca l’esperienza e la maturità che ne deriva per farlo. Ragazzɜ neanche maggiorennɜ che si improvvisano psicologi e filosofi, parlando con una onestà e un acume totalmente irrealistici. Di contro, c’è Dante che, anche se ogni tanto regredisce all’età di 10 anni e si comporta come tale, si perde in generalizzazioni degne almeno dell’età che ha ma è una magra consolazione in questo caos.
Due parole veloci senza spoiler sul finale: è osceno. Ok, cerchiamo di dire di più. A partire dalla “perdita sconvolgente” che subisce Ari (sto citando dalla trama) la situazione degenera ulteriormente: non solo la capacità di Ari di affrontare tale perdita è contraddittoria, non è realistica (sì, purtroppo so cosa vuol dire subire un lutto del genere e non è così), ma tutto quello che segue è terribilmente senza senso.

Questo secondo libro non era necessario. Sia perché il primo andava benissimo da solo, sia perché questo secondo è terribile. Un’accozzaglia di tematiche affrontate superficialmente e nella maniera sbagliata, buttate lì senza ragione; ridondanza nei messaggi su insegnamento e scuola; personaggi stravolti e completamente irrealistici per la loro età. Peccato, poteva essere moooolto meglio.

Voto: 4.5/10

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Aristotle e Dante si immergono nelle acque del mondo

di Benjamin Alire Sáenz

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fabula

Pagine: 576

Aristotle Mendoza ha passato gli anni del liceo a nascondersi, a restare sempre in silenzio, a rendersi invisibile. E si aspettava che anche l’ultimo anno sarebbe stato come gli altri. Da quando si è innamorato di Dante Quintana, però, dentro di lui qualcosa si è spalancato. All’improvviso, Ari stringe nuove amicizie, si ribella ai bulli, fa sentire la sua voce. Sempre, accanto a lui, c’è Dante – il sognatore, lo spiritoso Dante – che riesce nello stesso tempo a dargli sui nervi e ad accenderlo di desiderio.
I due ragazzi sono ben determinati a trovare la loro strada in un mondo che non li comprende. Fino a quando Ari non si troverà ad affrontare una perdita sconvolgente. E dovrà lottare con tutte le sue forze per creare una vita che sia profondamente, gioiosamente sua.

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Trovate qui la recensione!

Felix Ever After

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fabula

Pagine: 360

Felix Love, nonostante il nome, non si è mai innamorato. E si rende dolorosamente conto dell’ironia della cosa. Vorrebbe tanto sapere cosa si prova, e soprattutto perché quello che sembra così facile per tutti, per lui non lo è. Come se non bastasse, anche se è orgoglioso della propria identità, Felix – una persona nera, queer e transgender – teme segretamente che la sua esistenza all’incrocio fra più marginalizzazioni gli impedisca di conquistarsi un lieto fine tutto suo.
Quando un anonimo studente inizia a tormentarlo, dapprima diffondendo il suo vecchio nome e alcune sue foto precedenti alla transizione, poi inviandogli messaggi transfobici, Felix progetta una vendetta. Quello che non immagina è che tutto ciò lo farà finire dritto dritto in un quasi-triangolo amoroso.
E mentre impara a districarsi tra i propri sentimenti incasinati, Felix intraprende un viaggio che lo porterà a ridefinire il rapporto più importante: quello con se stesso.