L’immortale
Recensione del libro di Catherynne Valente, pubblicato da Fazi.
Solo una volta Marja Morevna aveva cercato di condividere il suo segreto. Se era sbagliato tenere per sé una casa, sicuramente era sbagliato fare lo stesso con la conoscenza. Allora era più giovane, aveva solo tredici anni, lontana dai pivieri e dalle averle. Fu a quell’età che Marja Morevna imparò a mantenere un segreto, e che i segreti sono cose da tenere gelosamente, che non permettono alcuna fraternizzazione.
Avrei voluto adorarlo molto di più, ma non era per niente quello che mi aspettavo, sia in bene che in male.
Non mi aspettavo un fiaba, per quanto particolare, ma escluso lo spaesamento iniziale, rientra nelle piacevoli sorprese di questo libro. Mi aspettavo, invece, l’ambientazione novecentesca nel contesto della rivoluzione russa e tutto quello che ne consegue, ma potevo solo sperare fosse fatta così bene: l’unione del folklore russo all’ideologia comunista, la ‘modernità’ adottata dalle varie creature fantastiche arricchiscono la storia di significato e aggiungono un tocco di ironia ad una narrazione altrimenti molto cupa. Anche su questo, l’autrice ha centrato in pieno l’atmosfera di una fiaba russa, più cupa, cruda e violenta.
Quello che non mi aspettavo e mi ha sorpreso in negativo è come viene rappresentata la storia d’amore: alcuni passaggi mi hanno fatto storcere il naso, mi è sembrata troppo tossica la relazione e non per le scene di sesso BDSM, ma per le stesse dinamiche anche fuori dalla sfera sessuale. Vediamo pochissime scene di interazione tra Marja e Koščej che non siano di sesso appunto, e la maggioranza di queste poche scene è perfettamente centrata su come ci sono stati presentati i personaggi: lei è forte e indipendente, in grado di tenere testa a lui, di farsi rispettare, viene mostrato un equilibrio di potere tra i due praticamente perfetto. Ma, c’è un ma, ci sono altre scene come il momento in cui si conoscono, in cui le dinamiche di potere sono invece sbilanciate in un modo che non mi ha convinta per niente. E questo vale molto anche per il personaggio di Ivan […SPOILER anche se leggero…] e la sua relazione con Marja: totalmente insipida, basata esclusivamente su una qualche concezione di predestinazione e sul sesso, non è nemmeno il motivo per cui Marja scappa, solo la scusa perfetta al momento giusto; in generale mi sembra molto sfruttato il povero Ivan, sia dall’autrice che da Marja. […FINE SPOILER…].
Tolto questo, la storia è piuttosto intrigante e davvero ben scritta: lo stile della Valente è molto barocco e poetico, ma non assurdamente irreale, ricco di metafore e descrizioni che se anche non alleggeriscono la lettura, la rendono di sicuro estremamente piacevole.
Non ho adorato questo libro come credevo, ma mi è comunque piaciuto molto. La scrittura della Valente è qualcosa di magnifico: barocca, poetica, perfettamente in tono con le atmosfere del romanzo. Il folklore russo incastrato molto bene con il contesto storico scelto (dalla Rivoluzione Russa del ’17 all’inizio della Guerra Fredda nel ’52) è la cosa che più ho apprezzato. Aggiungici una tipica fiaba russa rivisitata in maniera molto interessante e originale, e si ottiene L’immortale.
Voto: 8-/10
L’immortale
di Catherynne Valente
Editore: Fazi – Collana: Lainya
Pagine: 346
È appena scesa la sera, a San Pietroburgo, quando un uomo affascinante bussa alla porta di Marja Morevna per chiederla in sposa. È Koščej l’Immortale, zar della Vita. Marja accetta di seguirlo attraverso le steppe della Russia. Nel paese incantato di Koščej, non troverà solo sfarzo, bellezza incontaminata e magia: dovrà superare tre ardue prove per dimostrare alla diffidente Baba Jaga di essere davvero la predestinata ad amare l’Immortale, e poi affrontare una violenta guerra contro il nemico eterno di Koščej, lo zar della Morte. Quando infine, ferita dall’amore e in cerca di tregua, Marja tornerà nella sua amata città, verrà travolta dall’atmosfera cupa dei terribili anni della seconda guerra mondiale. Da una San Pietroburgo stretta nella morsa dell’assedio fino alle gelide steppe dove si celano paesi fatati, la ragazza vivrà una storia d’amore senza eguali, in una terra di confine dove le leggende si confondono con la realtà e la magia antica si scontra con un famelico desiderio di conquista. Quest’incredibile avventura costringerà Marja a scendere a patti con il tormentato destino che la lega indissolubilmente a Koščej l’Immortale, sperimentando il potere del vero amore, il dolore delle perdite fatali, l’ebbrezza momentanea della felicità..