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Tutti gli uccelli nel cielo

Recensione del libro di Charlie Jane Anders, pubblicato da Oscar Mondadori.

Nel gioco della vita e dell’evoluzione, al tavolo siedono tre giocatori: gli esseri umani, la natura e le macchine.

Questo è un libro strano. Un misto tra fantasy e fantascienza, in realtà non parla solo di magia e tecnologia, ma anche e, soprattutto, della crisi climatica che sta investendo tutto il mondo, dando un tocco di attualità e realismo ad un libro altrimenti estremamente fantastico (nel senso di immaginario) e surreale. Nonostante apprezzi il tema affrontato, il come non mi ha convinta del tutto. Ma al solito, andiamo con ordine.
La prima parte del romanzo è un po’ lenta, per certi aspetti anche ridodante: vengono presentatз з protagonistз, Patricia e Laurence, ma invece che approfondirlз a dovere, tutto questo spazio sembra solo ripetere sempre gli stessi aspetti della loro personalità, mancando totalmente di caratterizzarlз a tutto tondo. Ci ritroviamo nella seconda parte, con entrambз з personaggз diventatз adultз, ognuno ha seguito la propria strada, rappresentando due opposti, magia e tecnologia. Data la scarsa caratterizzazione precedente, le versioni adulte di Patricia e Laurence sembrano due totalmente nuovз personaggз, ma non per questo più approfonditз. Inoltre, se nella prima parte certi loro comportamenti potevano essere giustificati dalla giovane età, qui questa motivazione non sussiste più e resta solo un fastidio costante per l’insensatezza delle loro azioni.
Con questa premesse viene da chiedersi come ho fatto a finire il libro. La storia, per quanto assurda, è riuscita in qualche modo ad incuriosirmi: ho sì faticato a superare la prima parte, ma ho resistito proprio perché volevo capire dove andasse a parare il tutto. Il risultato è stato abbastanza soddisfacente: nonostante molte cose non siano spiegate, vengano proprio buttate lì in mezzo alla narrazione, la seconda parte scorre molto più velocemente e le buone premesse (a livello di trama) si realizzano. Insomma, le cose si fanno interessanti, o almeno quanto basta per finire il libro. Altro punto a favore è lo stile di scrittura: nonostante la lentezza, rimane scorrevole, a tratti anche un po’ umoristico, con qualche sano tocco di ironia che alleggerisce la lettura e la rende più piacevole.

L’aspetto che più ho apprezzato di questo libro è il tema della crisi climatica e l’idea di trattarlo con la contrapposizione tra magia e tecnologia, originale e interessante. Mi hanno convinto poco з personaggз e la prima parte è piuttosto lenta, ma è scritto con uno stile scorrevole, ironico e leggero che lo rende di più facile lettura.

Voto: 6.5/10

Tutti gli uccelli nel cielo

di Charlie Jane Anders

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fantastica

Pagine: 372

Fin da piccoli, Patricia Delfine e Laurence Armstead hanno avuto visioni del mondo diverse e spesso opposte. Patricia sapeva parlare agli animali e trasformarsi in un uccello. Laurence è stato capace di costruire un supercomputer e una macchina del tempo (in grado però di muoversi solo di due secondi nel futuro). Nell’attraversare quell’incubo infinito che è la scuola media sono diventati alleati, per quanto un po’ diffidenti; almeno fino all’intervento di un misterioso consulente scolastico con un piano segreto…
Mai avrebbero immaginato di ritrovarsi. Ma dieci anni dopo, ormai adulti, si incontrano di nuovo. Patricia si è laureata a Eltisley Labirinto, l’accademia segreta per chi ha poteri magici, mentre Laurence è un prodigio dell’ingegneria impegnato a cercare di salvare il pianeta. Trascinati sui fronti opposti di una guerra tra scienza e magia, Laurence e Patricia sono costretti a schierarsi, prendendo una decisione da cui dipende il destino del pianeta e dell’umanità.

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Su Sky trovate anche la serie tv ispirata al libro, qui il trailer!

Made for love

Lo stile surreale e il tema della tecnologia (e delle sue derive) sono molto simili tra questi due libri, infatti mi sono piaciuti all’incirca allo stesso modo.

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fantastica

Pagine: 312

Hazel si è appena trasferita nella comunità di pensionati – a dire il vero, è un campo roulotte – in cui vive suo padre assieme a Diane, una bambola del sesso iperrealistica. La convivenza è a dir poco tesa, ma l’alternativa è anche peggiore. Hazel infatti è scappata dal marito miliardario, Byron Gogol, CEO e fondatore delle Gogol Industries, un’azienda che sta facendo di tutto per rendere i suoi prodotti e le sue tecnologie indispensabili nella vita quotidiana di chiunque.
Per oltre un decennio, Hazel ha tollerato di essere isolata dalla famiglia e dagli amici, controllata in ogni suo movimento. Ma quando Byron le ha proposto di collegarsi a lui tramite un chip impiantato nel cervello, ha capito che il marito aveva passato il segno ed è fuggita a gambe levate, rendendosi irreperibile. Solo che il mondo in cui ha cercato rifugio è davvero molto diverso dalla bolla asettica in cui ha trascorso gli ultimi anni.
Mentre Hazel cerca di ritagliarsi una nuova vita in questo territorio inesplorato, Byron utilizza gli strumenti più sofisticati a sua disposizione per trovarla e riportarla a casa. Le sue minacce diventano sempre più sinistre e Hazel dovrà fare scelte difficili per difendersi e liberarsi del controllo soffocante di Byron una volta per tutte.