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Illuminae Files

Recensione della trilogia di Jay Kristoff e Amie Kaufman, Illuminae, Gemina, Obsidio, pubblicata da Oscar Mondadori.

Prima sopravvivi. Poi racconta la verità.

Questa trilogia mi ha sempre incuriosito molto per lo stile particolare in cui è scritta. Non c’è la narrazione classica, ma è tutto in forma di dossier con documenti, mail, chat, registrazioni audio e trascrizioni di video. Ero estremamente attratta da questa originale modalità e, allo stesso tempo, spaventata che non potesse funzionare, che la lettura ne avrebbe sofferto. E invece funziona molto bene! Certo, alcuni elementi ne risentono un po’ (su tutto i personaggi) ma il risultato complessivo è più che soddisfacente. Come al solito, cerchiamo di andare con ordine.
Siamo nel genere della fantascienza alla Star Wars: pianeti, navicelle spaziali, viaggi nello spazio molto luuuunghi, intelligenze artificiali, combattimenti nello spazio. Insomma, tutto piuttosto classico sotto questo punto di vista. La particolarità sta proprio, come dicevo prima, nel modo in cui tutto questo è raccontato: l’idea del dossier rende il ritmo incalzante, diventa praticamente impossibile staccarsi dalle pagine perché non c’è un attimo di tregua. La storia diventa, così, l’elemento fondamentale, lasciando in ombra worldbuilding e personaggi. Il primo non risulta in un vero e proprio difetto perché comunque vengono fornite tutte le informazioni necessarie alla comprensione della storia. Non è mai trattato in maniera superficiale, nonostante per forza di cose non possa essere molto approfondito. Lo stesso si può dire dei personaggi: la caratterizzazione è piuttosto striminzita e a volte un po’ stereotipata, ma ci si affeziona subito ai vari protagonisti.
Quello che veramente emerge come punto di forza sono i temi che sorprendentemente (sempre tenendo in considerazione lo stile particolare) sono ben affrontati e approfonditi. La questione dell’intelligenza artificiale che impazzisce, come affronta i vari dilemmi morali intrinseci dell’umanità in contrapposizione alla sua programmazione logica e razionale, sono l’elemento più interessante considerata l’attualità dell’argomento.
Dopo questa parte generale su tutta la trilogia, vado un attimo più nello specifico dei singoli libri, il più possibile senza spoiler (in ogni caso avviso se ci sono), principalmente per i difetti. Illuminae è quello che ho preferito e su cui c’è ben poco da dire: super coinvolgente, colpi di scena davvero inaspettati, un finale davvero ben congegnato; piccolo appunto solo al personaggio di Kady, irrealistiche capacità per una adolescente autodidatta. Nel secondo libro, Gemina, c’è un cambio di protagonisti e ambientazione, gestito molto bene: logico e sensato, mantiene alto l’interesse per la storia. L’unico problema che ho trovato è che a livello di struttura di trama e caratterizzazione dei personaggi è quasi un copia incolla del primo: due adolescenti, Hannah e Nik, si ritrovano a dover salvare la stazione spaziale in cui vivono da un attacco come Kady ed Ezra devono salvare la Alexander; le due ragazze sono praticamente identiche come personalità, una è forte in informatica/hackeraggio, l’altra è cintura nera di non so quante discipline, entrambe forti e coraggiose, hanno perso un qualche membro della famiglia ecc.; infine le dinamiche delle due coppie sono molto simili, troppo per i miei gusti. Il finale del secondo, inoltre, si complica eccessivamente e introduce un elemento di worldbuilding abbastanza importante e influente che però viene abbandonato totalmente una volta che è servito a portare la trama dove volevano lǝ autorǝ. Obsidio, terzo e ultimo libro della serie, si discosta parzialmente dai primi due per stuttura della trama e per l’introduzione di un personaggio femminile un po’ diverso dalle prime due, per fortuna. Però, perde molto in fatto di colpi di scena (come in realtà si notava già nel secondo): seguono sempre lo stesso meccanismo (*coff coff* plot armor *coff coff*) e diventa tutto prevedibile e/o poco sorprendente.
Breve commento per il racconto inedito Memento, che si concentra su AIDAN subito prima dell’invasione di Kerenza IV, che trovate alla fine del terzo libro. Interessante vedere come è effettivamente impazzita l’AI, ma l’ho trovato un filo ridodante: anche senza avere il racconto completo, si intuiva già nella trilogia come probabilmente si fosse arrivati a quel punto. Una storia tragica, breve ma che riesce comunque a catturare l’attenzione e, per assurdo, ha personaggi migliori come caratterizzazione e personalità rispetto alla trilogia.

Con questa trilogia Kristoff è tornato nelle mie grazie, anche se potrebbe essere merito più di Amie Kaufman che suo, vedremo. Lo stile particolare in cui sono scritti questi libri è uno dei punti di forza: rende la lettura estremamente scorrevole, la storia è coinvolgente e il ritmo molto incalzante, grazie alla quasi totale assenza di pause. Il worldbuilding è gestito al meglio data la situazione: per forza di cose superficiale, ma essenziale e mai confusionario. I personaggi sono poco caratterizzati e un po’ stereotipati, ma c’è di positivo che ci si affeziona facilmente e subito.

Illuminae: 9/10
Gemina: 8.5/10
Obsidio: 8.5/10
Memento: 8/10
Voto: 8.5/10

Illuminae

di Jay Kristoff e Amie Kaufman

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fantastica

Pagine: 624

Anno 2575: il cielo del pianeta Kerenza si oscura all’improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una squadra d’assalto della XXXXX, una potente corporation interstellare, dà inizio all’invasione. Ezra e Kady, che si sono appena lasciati, sono costretti a cercare insieme una via di fuga. Alcuni giorni dopo, però, un mortale XXXXX mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti.
E nessuno sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo.