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La casa sul mare celeste

Recensione del romanzo di T. J. Klune, edito da Oscar Mondadori. Alla fine trovate anche la playlist del libro.

L’odio fa molto rumore, ma ti accorgerai che è solo perché le persone che gridano sono poche e vogliono disperatamente farsi sentire. Magari non riuscirai a fargli cambiare idea, ma se tieni a mente che non sei solo, vincerai tu.

Questa citazione non è solo molto bella, ma descrive in pieno lo spirito del libro: riconosce i difetti del mondo che ci circonda, ma ti infonde speranza mostrandoti tutti i pregi. Ho adorato leggere questo romanzo, ne esci rinvigorito e con una nuova fiducia nell’umanità (purtroppo non può fare niente sulla durata di questi meravigliosi effetti). La scrittura di Klune è semplice, scorrevole ma anche evocativa: ho visitato con Linus la casa, le camere dei bambini, il bosco e il giardino, Marsyas e i suoi negozi; un mondo idilliaco, almeno all’apparenza, che contribuisce a creare l’illusione di un’atmosfera spensierata e sognante. Il contrasto tra la realtà e l’apparenza permette all’autore di trattare al meglio il delicato tema della discriminazione e della xenofobia, senza rischiare di appesantire la storia: mostrando quello che potrebbe essere accanto a quello che in realtà è, il problema appare chiaro e quasi semplice da risolvere. E qui arrivo al piccolo difettuccio del libro. La tesi sostenuta dall’autore sembra essere che l’amore risolve tutto, lo ribadisce più volte nel libro facendone quasi il fulcro; ma, per quanto possa essere una bella idea, è un po’ troppo utopica, irrealistica e illusoria. Per semplificare, si potrebbe dire che il libro è sdolcinato soprattutto per come è scritto, ma in alcuni punti anche per quello di cui scrive.
Ma torniamo alle cose belle: i personaggi. Linus è sicuramente il più approfondito, in quanto seguiamo la storia dal suo punto di vista, e il suo cambiamento nel corso della storia è praticamente perfetto: graduale, con un senso logico e una coerenza di fondo alla personalità di Linus. Per quanto riguarda gli altri personaggi, i bambini, essendo “studiati” da Linus, vengono descritti fin da subito, hanno tutti un loro spazio all’interno della storia e una caratterizzazione; Lucy è il più approfondito, in questo senso, in particolare date le sue origini. Invece, il personaggio di Arthur è quello più misterioso all’inizio, e lo iniziamo a conoscere mano a mano che la storia si dipana insieme a Linus, ogni pagina ci svela qualcosa in più sulla sua personalità e le sue sfumature, e un po’ ce ne innamoriamo anche noi.

La casa sul mare celeste è un libro di speranza, di fiducia negli altri e di accettazione del diverso. Forse è un po’ sdolcinato e irrealistico, ma ne vale la pena. Non solo per i personaggi approfonditi e la scrittura evocativa di Klune, ma anche (e forse soprattutto) perché leggerlo ti rigenera, ti riappacifica con il mondo e ti lascia speranzosə e fiduciosə nel futuro.

Voto: 9.5/10

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La casa sul mare celeste

di TJ Klune

Editore: Oscar Mondadori – Collana: Fantastica

Pagine: 396

Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile.
Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell’ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto.
Appena mette piede sull’isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.
Un’incantevole storia d’amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.