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Hidden Books. La principessa sposa

Alla scoperta di libri sottovalutati, libri che io ho adorato ma poco conosciuti. Quarta puntata: La principessa sposa di William Goldman.

Nel mondo vengono pubblicati milioni di titoli ogni anno e di conseguenza è normale che alcune perle rimangano nascoste. Quello che voglio fare con Hidden Books è ‘scovare’ queste perle per farle conoscere e apprezzare. Parleremo di libri sottovalutati e poco conosciuti, che io personalmente adoro o ho molto apprezzato.
La quarta puntata ho deciso di dedicarla a La principessa sposa di William Goldman, conosciuto come La storia fantastica, titolo tradotto a caso del film. Se quest’ultimo è ormai diventato un cult, il libro è molto meno conosciuto anche se altrettanto meritevole.
Al solito, vi lascio la trama e tre buoni motivi per leggerlo.

La trama

Qui trovate il trailer del film, disponibile su Amazon Prime Video.

Editore: Marcos y Marcos – Collana: Gli Alianti

Pagine: 512

Un celebre sceneggiatore è disperatamente a caccia di una copia del romanzo chiave della propria infanzia.
Quel romanzo gli aveva spalancato orizzonti impensati, rivelato uno strumento strepitoso: la lettura.
Darebbe un occhio pur di trovarlo, vorrebbe regalarlo al figlio viziato e annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando ne agguanta una copia, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre. Decide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la “parte buona”. La magia si realizza. Il risultato è straordinario.
Si parte da una cotta clamorosa, un amore eterno tra un garzone di stalla e la sua splendida padrona, che sembra naufragare a causa di una disgrazia marittima. C’è poi il di lei fidanzamento con un principe freddo e calcolatore. Poi c’è un rapimento, un lungo inseguimento, molte sfide: il ritmo cresce, l’atmosfera si arroventa.

Mi mostrò il libro. «Te lo leggo per farti rilassare». «Parla di sport?» «Scherma. Lotta. Tortura. Veleno. Vero amore. Odio. Vendetta. Uomini buoni. Belle dame. Serpenti. Ragni. Bestie di ogni natura e tipo. Dolore. Morte. Uomini coraggiosi. Uomini codardi. Gli uomini più forti. Inseguimenti. Fughe. Menzogne. Verità. Passione. Miracoli». «Sembra okay» dissi e chiusi gli occhi.

Perché leggerlo

  • La storia, un libro nel libro e una parodia fine delle favole. La genialità di questo libro è tutta nella storia e nel come Goldman la racconta: la trama in sé è molto semplice (due innamorati separati dal destino che si devono ritrovare, lui che la deve salvare dal Principe cattivo ecc.) ma è arricchita dall’idea del libro nel libro e dal tono parodico dell’autore (come descrive il rapporto tra Westley e Buttercup o la vita di Fezzik e Inigo), che riesce a rendere originale e intrigante una storia già sentita e già vista più volte. La doppia storia ( Goldman che decide di pubblicare “La principessa sposa” in versione ridotta rispetto all’originale florinese per renderla maggiormente accessibile togliendo tutta la satira della politica e cultura della vita a Florin), è ben gestita, non confonde e crea momenti simpatici (l’autore sconvolto all’idea che il figlio non apprezza il romanzo o i vari interventi che spiegano i tagli fatti).
  • I personaggi, sorprendentemente sfaccettati e realistici. Mi ha sorpresa perché stiamo parlando delle favole: il cattivo, la principessa, il cavaliere che la salva ecc., ma Goldman va oltre le facciate monodimensionali classiche delle favole e approfondisce i singoli personaggi, dando loro una caratterizzazione profonda e ben fatta. Vale per Buttercup e Westley, ma anche per Inigo e Fezzik, i cosiddetti sidekick, le spalle dell’eroe, che qui, invece, hanno una loro storia personale, indipendente dal resto.
  • Lo stile di scrittura, ironico e scorrevole. L’ironia pervade tutto il romanzo, rendendolo spassoso, senza scadere nel ridicolo, ed estremamente scorrevole, punto a favore di un libro con capitoli molto lunghi.

Voto: 10/10